Psicoterapia ipnotica. Nell’ipnotismo, il raggiungimento della trance ipnotica, sia eteroindotta (ipnosi), che autoindotta (autoipnosi - autosuggestione), praticata da ipnotisti terapeuti che operano attraverso l’arte dell’ipnosi, può aiutare le persone a raggiungere gli stati ipnotici in cui si registrano livelli di coscienza modificata utili ai soggetti, più o meno suggestionabili, per avvicinarsi alle proprie risorse poste nella sfera dell’inconscio. Per imparare a ipnotizzare ed a praticare l’ipnosi oppure l’autoipnosi (tecniche per rilassare il corpo e la mente, training autogeno, ecc.) si può seguire un corso formativo presso istituti o scuole qualificate dove i corsi ed i seminari vengono periodicamente rinnovati e agli allievi viene insegnato come accedere, tramite la trance ipnotica, alla propria sconosciuta dimensione emotiva e potere così esplorare livelli di consapevolezza inaccessibili. Per il soggetto entrato in trance il mondo sconosciuto che si apprende, prima inaccessibile, una volta esplorato, può essere di aiuto alla persona per auto-curarsi, ottenere una maggiore autostima, acquisire nuove capacità, senso di efficacia ed affrontare disagi come la depressione, la sofferenza, il controllo del dolore (analgesia), ecc. Per capire cos’è che rende efficace l’ipnosi ma anche l’autoipnosi è necessario sondare la motivazione dei soggetti che si pongono come ipnotisti e come pazienti senza la quale l’ipnosi diviene una pratica inutile, sterile. Fissati gli obiettivi l’interazione ipnotica coinvolge la diade ipnotica (psicologo – paziente) con l’innato senso alla partecipazione. Gli ipnotisti che praticano l'ipnosi, infatti, conoscono la verità secondo la quale l’altro non entra in trance se prima non sia l’ipnotista stesso ad entrare in trance; mentre i pazienti che entrano nella trance ipnotica ricevono aiuto rievocando, dai propri vissuti rimossi, esperienze spontanee di autoipnosi. Questo chiarisce l’affermazione condivisa che “ogni ipnosi è di per sé autoipnosi ”. L'ipnosi, in questo senso, può essere vista come un " coinvolgimento d' amore " tra gli innamorati in cui le parti sono coinvolte.
L’ipnosi come l’autoipnosi sono state erroneamente percepite con un alone di mistero, ma esse non sono portatrici di segreti o di metodi magici per il controllo della volontà altrui. L’ipnosi non è un mistero, non è magia, né tantomeno appartiene alla letteratura della bacchetta magica di maghi, streghe e vampiri descritti come mitici personaggi dotati di forza suggestiva e fascinazione ipnotica con la quale sedurre e sottomettere le proprie vittime. Né, tanto meno, quel tipo di ipnosi autoritaria e confusiva utilizzata in spettacoli teatrali (o anche in televisione - TV), che prende il nome di ipnosi da palcoscenico, dove la credenza popolare porta a pensare di poter costringere gli altri ad agire contro la propria volontà anche attraverso il condizionamento e l’inibizione del soggetto fino a giungere alla ipotetica ipnosi a distanza. No. L’ipnosi scientifica può essere percepita come conoscenza diretta all’apprendimento di livelli di comunicazione sempre più affinate da utilizzare in contesti di utilità come, per esempio, la psicoterapia ipnotica che tratta disturbi psicologici e di natura psicosomatica. La PNL (Programmazione neuro linguistica) è un chiaro esempio di lavoro scientifico utile alla comprensione del come si comunica durante l’ipnosi. Anche nell'uso dell'ipnosi analogica il comunicare umano è così sottile e complesso al punto da essere percepito come una “magia”. Forse proprio per questa ragione autori di notevole spessore scientifico hanno descritto la comunicazione ipnotica apponendo ad alcune pubblicazioni il titolo di “Magia in azione”, “La struttura della magia”; testi che vengono studiati non dal mago o dall’apprendista stregone ma dal terapeuta ericksoniano serio il quale aiuta con competenza i pazienti a non soffrire. Comunque, l’attività scientifica non solo ha rivisitato l’ipnosi, ma anche altre attività similari che si richiamano a forme di pensiero orientale o credenze mistico religiose, come la meditazione yoga, le estasi, la regressione a vite precedenti, ecc., per spiegare come e quando la trance guarisce le sofferenze dell’anima.
La nascita dell’ipnosi risale alla seconda metà del Settecento e all’opera di un medico svizzero, Franz Anton Mesmer, il quale era convinto di poter curare e guarire il malato attraverso “passi magnetici” grazie alle virtù del “magnetismo animale” che si sprigionava dallo stesso corpo umano. L’importanza storica dell’ipnosi è comunque enorme. Infatti prima di Mesmer e dell’ipnosi si riteneva che tutte le malattie, senza eccezioni, avessero esclusivamente cause organiche, fisiche. L’ipnosi rivelò, al contrario, l’importanza di meccanismi puramente ed esclusivamente psicologici. Il coinvolgimento delle due dimensioni, dimensione fisica e dimensione psicologica, portano alla considerazione che l’ipnosi sia un fenomeno psicosomatico. Ipnosi deriva dal greco hypnos, che significa sonno. In psicoterapia quando si parla di ipnosi si intende far riferimento all’intero procedimento terapeutico, nella sua completezza dove il saper suggestionare ha un ruolo di primaria importanza. Invece la trance ipnotica può essere definita come quella normale modifica dello stato di coscienza, tipica dell’ipnosi (impropriamente spesso definito come stato “alterato” di coscienza), da indursi in un contesto rilassante, dall’ipnoterapeuta in un individuo consensiente. E’, più precisamente, uno stato mentale un po’ particolare, meccanismo intermedio tra quello di veglia e quello del sonno fisiologico, zona grigia dove galleggiare tra conscio e inconscio (esempio: nello svegliare il paziente dalla trance questo può rivivere lo stato del risveglio intermedio tra la dimensione onirica e quella diurna: è come svegliarsi la mattina ed indugiare tra le due dimensioni prima di riorientarsi nella realtà diurna), durante il quale la volontà ed i poteri di critica dell’ipnotizzato risultano fortemente diminuiti e la suggestionabilità fortemente aumentata. Chi si trova nello stato di trance è particolarmente sensibile agli stimoli, alla comunicazione persuasiva e alla suggestione, alla fantasia e alla metafora, che gli provengono dal terapeuta ipnotista (*Esempio di Metafora ipnotica è riportato in fondo al presente articolo). Questi accresce la responsività del soggetto ipnotizzato e gestisce una relazione ipnotica, creativa, utile, che porta a risvolti efficaci, mentre la sua mente vigile si apre ad una temporanea dissociazione tra la parte cosciente (atta al controllo volontario), che al momento non è operante, riposa, e la parte non cosciente (incoscia) che, al contrario, è attiva ed accessibile. In codesto stato dissociativo, spesso, il paziente, adeguatamente suggestionato, vive la sensazione del distacco dal proprio corpo, dal mondo organico. Il fine che lo psicoterapeuta si propone nell’indurre lo stato dissociato di trance è, appunto, quello di avere accesso all’inconscio del paziente debitamente convinto e motivato a creare l’emergere di nuove risposte: il soggetto favorisce, crea e ristruttura una risposta a lui utile. Dissociare e produrre uno stato di trance è relativamente semplice se si possiedono le cognizioni tecniche del caso, infatti, non tutti i soggetti sono ugualmente ipnotizzabili con medesime modalità, ma con approcci differenziati. I metodi, le tecniche che si possono usare, ed in effetti si usano, si utilizzano in base alle proprie personalità o alle caratteristiche del singolo paziente ipnotizzabile secondo proprie disposizioni (il soggetto collaborativo, che collabora, diciamo che ha una marcia in più). Questi, di solito, comodamente rilassato, sdraiato sul lettino, viene invitato a focalizzare l'attenzione sul centro di un punto qualsiasi, ed il fatto stesso di concentrarsi su qualcosa provoca stanchezza, senso di debolezza e le parole rilassanti del terapeuta, che in modo monotono suggeriscono suggestioni di rilassamento e sonnolenza, fanno il resto. Il paziente chiude gli occhi e scivola in quel torpore suggestivo che può definirsi trance ipnotica la quale, oggi, nell’ipnosi ericksoniana può essere indotta, provocata anche con una normale conversazione durante la quale la mente dissociata consente al soggetto di essere maggiormente focalizzato: acquisisce così con maggiore rapidità ciò che l’ipnotista ericksoniano suggerisce. Lo stato di trance può essere di per sé terapeutico. La semplice induzione di sensazioni di benessere che aiutano a rilassarsi, risulta utile nel ridurre livelli elevati di ansia: lasciandosi cullare dalla voce dell'ipnotista, nel paziente vengono subito modificati il ritmo respiratorio, il battito cardiaco, la temperatura corporea, ecc.. Oltre a questo, sappiamo già che durante la trance il soggetto ipnotizzato è fortemente suggestionabile: utilizzando questa disposizione lo psicoterapeuta può, per esempio, convincere il paziente che, al risveglio, certi sintomi saranno scomparsi, e ciò effettivamente può accadere quando il soggetto si sveglia. Infine, nello stato modificato dell’ipnosi, possono spontaneamente manifestarsi, o essere indotti, fenomeni diversi, con finalità diverse, in relazione ai disturbi sui quali si intende intervenire. Uno di questi fenomeni è la levitazione dell’arto il cui scopo è quello di accrescere ulteriormente la suggestionabilità del paziente; un altro fenomeno, da parte del soggetto, è quello di modificare la percezione della realtà presente, dunque distorcere tempo e spazio fino a poter creare ed allucinare realtà inesistenti; oppure l'ipnotizzato può essere portato a sognare qualcosa che rappresenti, anche simbolicamente, il significato del suo problema. Lo psicoterapeuta che segue il soggetto utilizza tutto questo e sfrutta in realtà questi movimenti di pensiero per suggerire e convince l’ipnotizzato il quale ne è solo parzialmente cosciente. Allo stesso modo possono essere prodotte posizioni di catalessia, fenomeni di analgesia (insensibilità) e iperalgesia (eccessiva sensibilità), per esempio nei confronti del dolore, amnesia o ipermnesia (incapacità o capacità spiccata della memoria di avere un ricordo o molteplici ricordi riferiti al passato come nell’ipnosi regressiva, ovvero ipnosi retroattiva, nella regressione d’età), e molti altri fenomeni. Inoltre durante lo stato di ipnosi possono essere indotte nell’ipnotizzato delle vere e proprie allucinazioni, oppure sogni, o fenomeni di scrittura o disegni automatici, nel tentativo di portare il paziente a percepire e scoprire serenamente ansie specifiche nascoste o di far rivivere al paziente stesso il trauma e superarlo nel migliore dei modi; oppure risolvere i traumi infantili o gli episodi alla base dei suoi sintomi nevrotici. In effetti si può far uso dell'ipnosi medica utilizzabile nella cura di numerose malattie e in particolare di quelle nelle quali l’ansia svolge un ruolo importante sia nel causare sia nel mantenere lo stato morboso causato da eventi che il soggetto rimuove o nega. Tra queste, in primo luogo, le nevrosi, e per molte affezioni di natura organica, estremamente diffuse: si può citare, per esempio, l’ipertensione, o l’ulcera gastroduodenale, ossia malattie psicosomatiche, nelle quali un disturbo emotivo persistente è riuscito ad alterare la funzionalità di un organo o di un apparato. Infine, l’ipnosi sarebbe la psicoterapia più indicata in tutte le malattie psichiche in cui esiste un’alterazione o modificazione della coscienza simile a quella che si ha nello stato ipnotico, come, ad esempio, l’isteria. Inoltre l'ipnosi è oggi usata in diversi ambiti e non ha effetti negativi, " collaterali ", di nessun tipo. Oggi, la psicoterapia ipnotica (anche impropriamente detta ipnoterapia) è una terapia largamente diffusa, in grado non soltanto di rimuovere i sintomi ricorrenti di un certo disturbo psicologico, ma di individuare e trattare le cause rimosse, anche attraverso l’utilizzazione della tecnica dell’ipnosi regressiva dove il paziente scopre, rivive esperienze dimenticate; tecnica, quest'ultima, utile anche nei casi più difficili ove risulta essere un eccellente strumento terapeutico: John E. Mack, professore di psichiatria alla Medical School del Cambridge Hospital, utilizza l'ipnosi regressiva sui pazienti rapiti dagli UFO per studiare le testimonianze, sui rapimenti alieni, di persone traumatizzate da presunte esperienze di contatti con intelligenze extraterrestri. Ipnosi e psicoterapia (anche ipnosi terapeutica): due termini che devono essere sempre collegati perché non esiste una ipnosi come cura in sé e per sé; esiste una psicoterapia ipnotica cioè una psicoterapia che si avvale dell’ipnosi. Quando il paziente è posto in ipnosi inizia la psicoterapia vera e propria. L’obiettivo è di eliminare lo squilibrio interiore causa dei disturbi: ed i pazienti non sono soggetti passivi in cui tutto arriva loro gratis; gratuitamente giunge a loro soltanto la salute se essi sono debitamente motivati alla soluzione delle proprie problematiche. Dall'altra parte lo psicoterapeuta che esercita la psicoterapia con scienza e coscienza, con il cuore, con sentimento verso l'altro, poiché è l'amore che guarisce ogni male.
Spesso l’ipnoterapeuta si trova dinnanzi a domande formulate dai pazienti prima di iniziare un percorso di cura, ad esempio: quante sedute ci vogliono per curare la depressione? cos’è l’ipnosi? … debbo avere paura? a cosa serve l’ipnosi? ecc. Rispondiamo sinteticamente. Il paziente curato con l’ipnosi è a conoscenza che oggi l’ipnosi rientra nel campo della psicoterapia in genere e viene utilizzata sempre di più nella cura di chi soffre di disturbi non soltanto della psiche e del sistema nervoso, ma anche in diverse malattie psicosomatiche; senza dimenticare altri tipi di applicazione cui l’ipnosi è oggi, strumento di grande pregio, come ad esempio la preparazione sportiva ed il suo insegnamento nella psicologia dello sport, proprio perché l’ipnosi non ha controindicazioni. Ma non tutti i soggetti hanno strutture mentali identiche che rispondono allo stesso modo, cioè, ogni persona è diversa da un’altra e le problematiche psicologiche non sono pezzi di ricambio di una macchina che si sostituiscono e la macchina riparte. Ogni persona è diversa da un’altra e le patologie mentali si radicano in modo diverso: se un paziente può guarire in poche sedute avendo una patologia molto seria, un altro paziente con problematiche semplici può guarire dopo numerose sedute. L’ipnosi è una modifica della coscienza che si ottiene in una relazione di collaborazione tra i soggetti con gli l’ipnotisti che praticano quest’arte: modifica intesa non in termini negativi al punto di aver paura, ma in termini naturali di risorsa appartenente all’essere umano. Così come esiste lo stato di attenzione, lo stato di sonno e quello del sogno, esiste lo stato di ipnosi che viene dopo l’attenzione ma prima del sonno. Si tratta di un dormiveglia, in parte collegato alla realtà esterna in cui è presente il senso critico, ovvero la capacità di filtrare gli stimoli provenienti dall’esterno che ognuno di noi ha quando si è vigili ed attenti; ed in parte diretto verso l’interno, verso l’inconscio, verso il mondo del rimosso da dove emergono dimensioni, immagini e pensieri indipendentemente dal nostro controllo cosciente. Ed è proprio la coscienza che in ipnosi viene acquietata, modificata, in modo che l’inconscio accetti i suggerimenti impartiti dall’ipnotista psicoterapeuta il quale porta a focalizzare l’attenzione del paziente su una prefissata rappresentazione mentale dove l’immaginazione si esprime con quella creatività plastica tipica del dinamismo del paziente che lo conduce, così, alla terapeutica riorganizzazione interna. Oggi l’ipnosi (o meglio la nuova ipnosi, ericksoniana, differenziata dall’ipnosi classica) è utilizzata in un gran numero di casi. E’ indicata per attuare terapie di disturbi nervosi o di carattere psicologico: insicurezza, stati d’ansia, balbuzie, attacchi di panico, paure e fobie ( in crescita la paura per le profezie Maya di catastrofi come, ad esempio, " la fine del mondo nel 2012 " ), ossessioni, disturbi e disfunzioni sessuali di origine psicogena (come ad esempio la disfunzione erettile), disturbi alimentari ( dca - disturbi del comportamento alimentare ), risposte immunitarie nelle patologie della pelle ed allergie, insofferenze verso il rumore, nervosismo, ecc. Si sta inoltre dimostrando ulteriormente più efficace per annientare, sostituire e curare lo stress, la depressione, sofferenze ed i disturbi psicosomatici i cui sintomi fisici, cioè, sono soprattutto di origine psicologica. Basti pensare ai problemi di salute inerenti la digestione o di bruciori di stomaco che affliggono milioni di professionisti nei giorni di lavoro e che, nella maggior parte dei casi, tendono a sparire, o quantomeno a migliorare, durante il fine settimana. Una recente indagine statistica, condotta da un gruppo di psicologi psicoterapeuti inglesi, qualificati nello studio dell'ipnosi, ha dimostrato che la terapia ipnotica risulta positiva nei pazienti affetti da colon irritabile, patologia detta impropriamente “colite spastica” oppure " colite nervosa ": si tratta di un disturbo funzionale dell’ultimo tratto dell’intestino, caratterizzato da spasmi anomali della mucosa involontaria. Infatti è stato possibile verificare come, inducendo attraverso l’ipnosi stati alterati di rabbia, eccitazione oppure un allucinazione negativa, i sintomi peggiorano; mentre suggerendo pensieri di serenità e benessere, i sintomi vengono alleviati. Va considerato, inoltre, che l’ipnosi terapia non serve soltanto a curare, ma anche a correggere determinati comportamenti fino, in molti casi, portare alla guarigione. E’ il caso del fumatore incallito che vuole smettere di fumare e non ci riesce ad eliminare il suo nemico numero uno, il fumo; oppure delle dipendenze in genere come la dipendenza da gioco. Ma anche il caso della futura mamma che vuole prepararsi adeguatamente al parto (preparazione al parto oppure parto in ipnosi) alla quale si insegna a comportarsi nel modo più corretto per partorire nel migliore dei modi. Imparerà una sorta di autoipnosi da attuare al momento opportuno e in genere le future mamme sono ottimi soggetti perché sono molto sensibili e motivate. In genere l’ipnositerapia è considerata una psicoterapia breve perché rispetto ad altri tipi di psicoterapia che possono durare anche dieci anni, può esaurirsi, in modo rapido e veloce, in pochi mesi con sedute settimanali. Un particolare accenno merita la psicoterapia ipnotica ericksoniana, strumento di grande duttilità terapeutica utilizzabile da tutti gli psicoterapeuti anche all’interno dei propri campi applicativi e secondo i propri orientamenti disciplinari, salvo divieti di tipo ortodosso. La psicoterapia ipnotica ericksoniana non utilizza tecniche direttive se non in specifiche, opportune necessità terapeutiche, ma forme di ipnosi permissiva. La psicoterapia ipnotica ericksoniana evoca le risorse della persona la quale esplora ciò che egli ha appreso e depositato nell’inconscio ancorando il soggetto alle proprie capacità di far fronte agli eventi di disagio attraverso il rafforzamento dei fattori legati alle inconsce potenzialità individuali e favorendone il rinforzo, la creatività, il benessere soggettivo. Gli interventi, vengono cuciti come un abito per ogni singolo paziente, dove un intervento in ipnosi non è uguale all’altro ma calibrato in base ai modelli individuali secondo i quali i soggetti vedono la vita, strutturano le proprie malattie, dunque disegnano il recupero della propria salute la quale migliora rapidamente. Infine c'é da aggiungere che l'ipnosi non viene usata per rimuovere i sintomi nelle specifiche patologie; i sintomi anziché essere rimossi possono essere utilizzati come veicoli positivi verso la trasformazione creativa diretta al benessere. Inoltre la trance ipnotica risulta essere adatta a portare alla coscienza un trauma rimosso, divenuto tale poiché il meccanismo difensivo della rimozione ha posto delle resistenze atte a nascondere al mondo della razionalità esperienze spiacevoli, per questo rimosse. Lo stesso modello dell’ipnosi ericksoniana viene seguito, in uno dei centri di ipnosi, in Italia, dagli psicoterapeuti neo ericksoniani (ipnosi neo eicksoniana): è il centro Amisi (A.M.I.S.I. - Associazione Medica Italiana per lo Studio dell’Ipnosi), fondato, fin dal 1958, dal Prof. Giampiero Mosconi, nella quale è attiva la Scuola quadriennale italiana per lo studio di ipnosi e psicoterapia ipnotica dove, ai corsi, sono ammessi unicamente medici e psicologi per l’adeguata formazione in ipnositerapia.
Diamo un cenno ora ad altri tipi di psicoterapia con differenti approcci teorici di base. La psicoterapia è il trattamento dei disturbi emotivi e della personalità attraverso strumenti psicologici. La maggior parte delle terapie sottolineano l’importanza del rapporto terapeuta – paziente nella psicoterapia individuale. La relazione interpersonale psicoterapeuta – paziente è diversa dalle altre forme di rapporto per vari ed importanti motivi: la persona che agisce da psicoterapeuta (psicologo terapeuta) è in effetti un guaritore socialmente autorizzato, un professionista disponibile ad aiutare altri che hanno bisogno della sua competenza. La persona che cerca uno psicoterapeuta lo fa, di solito, per un bisogno opprimente: la soluzione dei propri problemi psicologici. Potrebbe ricercarlo per ridurre l’angoscia, l’ansia, per vincere la depressione o la risoluzione del lutto, oppure sconfiggere gli attacchi di panico che lo opprimono oppure imparare ad affrontare in modo più efficace i problemi della vita o per scoprire come vivere in modo più creativo e significativo eludendo ansia e stress. Molti pazienti vivono i vari disagi in modo confuso e con una sensazione generale di insoddisfazione e di malessere. Ad ogni modo, indipendentemente dalla specificità del problema, il punto essenziale è che il o la paziente decida di collaborare e mostri di aver bisogno di aiutarsi richiedendo sostegno a qualcuno autorizzato a fornirlo, cioè mostrare quelle motivazioni propositive che danno l’avvio al miglioramento.
Il termine psicoterapia è generico ed include decine di diverse forme di applicazioni di trattamento psicoterapico. A) La prima classificazione può essere condotta in base alla teoria sottostante: Abbiamo la psicoterapia analitica classica freudiana e le sue molte varianti create da teorici come Jung, Adler e Klein; la terapia centrata sul cliente di Rogers; la psicoterapia esistenziale; la psicoterapia della Gestalt; la terapia transazionale, la terapia del comportamento, la psicoterapia cognitiva e molte altre cose ancora. Particolare attenzione va data allo psicoanalista austriaco Wihelm Reich ( psicoanalisi reichiana ) con la sua teoria bioenergetica alla quale si rifanno le moderne tecniche dell’analisi comportamentale. Reich fondò il suo studio dei caratteri (da cui discende la distinzione in tipi orale, rigido, masochista - masochismo, schizoide e psicopatico) proprio osservando il modo in cui si muovevano i suoi pazienti. Inoltre nella bioenergetica Wihelm Reich individua nell’armatura corporea sette anelli sovrapposti, corrispondenti ad altrettanti segmenti corporei, dove più facilmente si accumulano le tensioni e si bloccano le emozioni represse, provocando l’irrigidimento dei muscoli e predisponendo lo stato di malattia negli organi che ne fanno parte. Il corpo così corazzato è espressione dell’inconscio attraverso il quale racconta, con movimenti non liberi, i propri conflitti interni, qui confinati per rimozione. Il linguaggio del corpo cioè ci narra le dimensioni inconsce. Esercizi di respirazione ed altri esercizi che sono alla base della teoria bioenergetica possono insegnare a molti pazienti a mettersi in contatto con il proprio corpo e sciogliere i gangli di costrizione che non favoriscono il fluire dell’energia nelle totalità corporee. Tali esercizi debbono essere seguiti e commentati dallo psicoanalista bioenergetico: come il boscaiolo comprende la storia di un albero leggendo i cerchi del suo tronco, così l’analista bioenergetico (o esperto in analisi psicocorporea) può leggere la storia di un individuo dalle caratteristiche del suo corpo. B) Un’altra classificazione può essere condotta in base all’oggetto di trattamento della psicoterapia. Tra gli esempi possiamo includere la terapia familiare e la terapia di coppia, la psicoterapia di gruppo. In questo trattamento l’attenzione viene rivolta al rapporto tra i membri di una famiglia, sulla base della premessa che il problema giace nella sfera relazionale. Un altro esempio è la terapia sessuale, centrata ovviamente sulle disfunzioni sessuali o su qualche difficoltà presente nel rapporto sessuale. C) Un terzo modo di classificare la psicoterapia si basa sugli obiettivi del trattamento. Il tentativo di categorizzare le psicoterapie rivela così la loro diversa natura; non è possibile infatti applicare alcuna classificazione standard. Quanto segue rappresenta un approccio comunemente utilizzato: Primo. Intervento sulla crisi: lo psicologo psicoterapeuta interviene nel mezzo della crisi che ha sconvolto il paziente; il suo scopo è quello di aiutare il paziente sofferente ad affrontare la crisi e superarla. Secondo. Psicoterapia di sostegno: il termine indica lo scopo della terapia che è quello di dare un sostegno al paziente che non ne può fare a meno; questo sostegno può essere a breve o a lungo termine. L’intervento sulla crisi e la psicoterapia di sostegno ovviamente si sovrappongono, il sostegno infatti è fondamentale in entrambi i casi. Il termine psicoterapia di sostegno è comunemente applicato alle cure di quei pazienti che necessitano di un aiuto prolungato, spesso per tutta la vita; per esempio, pazienti con schizofrenia cronica o gravi disturbi della personalità. Terzo. Psicoterapia centrata sui sintomi: non si tenta alcun cambiamento sostanziale della personalità ed il paziente non ha bisogno di capire la natura e l’origine dei suoi problemi. Lo psicologo psicoterapeuta cerca in modo specifico di aiutare il paziente a liberarsi dai sintomi angosciosi ed inabilitanti. Esempi di questo tipo di trattamento sono le varie procedure psicologiche che tendono a ridurre l’ansia; si utilizzano un gran numero di tecniche che vanno dagli approcci orientali, come la meditazione trascendentale e lo yoga, ai metodi di rilassamento muscolare e in particolare l’utilizzo dell’ipnosi diretta a fini curativi. D) Quarto approccio è la psicoterapia orientata sull’insight: quando si usa il termine generico di psicoterapia ci si riferisce, in genere, a questa categoria di trattamento. La terapia orientata sull’insight ha come scopo principale di rendere il paziente capace di acquistare un insight su quello che prima era inspiegabile e sconcertante. Alla base di questa categoria di psicoterapia c’è la concezione freudiana secondo la quale la terapia dovrebbe cercare di rendere conscio ciò che prima era inconscio. Il modo migliore per esaminare la funzione dell’insight è quello di analizzarlo alla luce dei fattori di base che sottendono tutte le psicoterapie. Probabilmente l’esistenza di questi fattori comuni spiega perché psicoterapeuti di scuole molto diverse ottengono risultati più o meno simili. Da autorevoli fonti di ricerca si è messo così in luce l’importanza di alcune caratteristiche specifiche della psicoterapia presenti nella maggior parte degli approcci clinici prendendo in considerazione sei fattori comuni a tutti i tipi di trattamento e necessari per il funzionamento del trattamento psicologico: 1) Un rapporto intenso carico di emotività e confidenza tra lo psicologo psicoterapeuta con la persona che si aiuta. Questo elemento emerge dalla descrizione del tipo di rapporto. A differenza di una comune interazione sociale, il rapporto terapeutico è intenso ed i sentimenti dello psicoterapeuta hanno un valore significativo sul piano della psicoterapia; il paziente e lo psicoterapeuta si incontrano per un motivo serio. La relazione ha una grossa carica emotiva e non potrebbe non averla dato che il paziente è angosciato ed inabile con un disperato bisogno di aiuto. La natura confidenziale del rapporto è intrinseca alla psicoterapia. Affinché la psicoterapia funzioni, il paziente deve essere franco e sincero, rivelare i suoi problemi, i suoi sentimenti, ciò che lo angoscia, le sue paure e deve essere sicuro che tutto ciò che lui dice resti assolutamente confidenziale. 2) Un fondamento logico che comprende una spiegazione dei problemi del paziente e dei metodi di cura per risolverli. Una persona che cerca la psicoterapia è di solito sconcertata dalla sua esperienza. La spiegazione dello psicoterapeuta contribuisce a diminuire la confusione del paziente e anche dando semplicemente un nome ai suoi sintomi risulta essere di aiuto. Paradossalmente il contenuto razionale della psicoterapia non sembra essere fondamentale. E’ più importante che il paziente abbia fiducia nelle concezioni teoriche dello psicoterapeuta e nei benefici effetti dei metodi pratici che egli applica. Altrettanto importante è l’accettazione, da parte del paziente, della teoria che gli serve a dare un senso e un ordine al suo stato confusionale dovuto all’ansia, agli attacchi di panico o alla depressione che lo attanagliano. 3) L’acquisizione di nuove informazioni sulla natura e sull’origine dei problemi del paziente e del modo di risolverli. Questo fattore è strettamente connesso all’insight. Non è tanto importante per il paziente apprendere una spiegazione particolarmente accurata dei suoi problemi, ma una spiegazione che sia coerente, logica ed illuminante. In alcune scuole di psicoterapia il processo degli apprendimenti è un processo per auto curarsi, di auto scoperta facilitato dallo psicoterapeuta. In altri approcci lo psicoterapeuta assume un ruolo strettamente pedagogico ed viene insegnata al paziente la natura e le cause delle sue difficoltà istruendolo su come affrontarle: il soggetto apprese le dinamiche può dare risposte positive. 4) La speranza del paziente di essere aiutato dallo psicologo psicoterapeuta. La scelta non è casuale. Di solito il paziente ha qualche idea sulla professionalità del terapeuta e presume che abbia svolto un training e che quindi sia abbastanza adatto ad aiutare una persona nella sua situazione. Le qualità personali dello psicologo psicoterapeuta costituiscono l’altra faccia di questa speranza. L’ottimismo dell’esperto terapeuta viene trasmesso al paziente. Il solo fatto che lo psicologo accetta il paziente in trattamento indica che egli confida in un suo possibile miglioramento. 5) Una opportunità di sperimentare dei successi durante la psicoterapia e di conseguenza un aumento del senso di capacità e padronanza. Spesso il paziente inizia la psicoterapia con l’idea che ciò che egli ha raggiunto è insignificante e che ha poche probabilità di ottenere dei successi. La psicoterapia gli permette di capovolgere questa immagine di sé: quando egli supera le sue difficoltà incomincia a rivalutare la natura dei suoi problemi ed è contento delle nuove esperienze favorevoli che prova durante la psicoterapia; tutto questo lo porta a sviluppare un crescente senso di sicurezza in se stesso e nelle sue capacità. 6) Una facilitazione dell’attivazione emotiva. Una psicoterapia priva di emozioni difficilmente è utile. Il paziente che ha una visione distaccata, razionale di se stesso raramente cambia in modo sostanziale. Egli invece deve entrare ripetutamente in uno stato di attivazione emotiva, anche se è difficile definire i modi in cui si può ottenere tale condizione psicologica. Attraverso questo processo, egli incomincia a scoprire i sentimenti centrali della sua esperienza ed a valutare la loro importanza rispetto ai suoi problemi.
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* Esempio di metafora ipnotica
Nella psicoterapia ipnotica moderna si utilizza il linguaggio analogico per comunicare con l’inconscio del paziente, ad esempio si utilizza la metafora. Infatti, le metafore conducono a idee ed immagini positive atte ad aprire catene associative di pensiero che si generalizzano neutralizzando immagini negative generatrici di disagi psicologici. I pazienti che soffrono di tali disturbi, attraverso il rilassamento e la piacevole distensione, utilizzati nella psicoterapia ipnotica, riducono immediatamente le tensioni e trovano una soluzione alle proprie sofferenze: gli attacchi di panico possono svanire subito, l’ansia viene guarisce o viene sedata; le tensioni e la insicurezza vengono sciolte.
Per fare un esempio, di seguito viene riportata una metafora che può essere utilizzata per estendere le attività di un paziente poco interessato alla vita quotidiana ma motivato alla conoscenza.
Induzione ipnotica attraverso Metafora diretta a stimolare stati di interesse in un paziente “demotivato” (Sono omessi punti, pause ed inflessioni dell’induzione e Paolo ed i contenuti sono completamente frutto di fantasia).
“… Paolo è una persona che ama viaggiare. Organizza sempre viaggi in posti diversi, in Kenia, in Croazia, in Africa. Per Paolo è indifferente se viaggiare in automobile o in treno. Egli si organizza con metodo e riesce a risparmiare denaro trovando, per volare in aereo, voli low cost, oppure studia gli orari dei treni e contatta Trenitalia per le offerte last minute e potersi recare nei luoghi scelti per le sue vacanze; luoghi sempre differenti con paesaggi pieni di suggestione, ed inviare, poi, cartoline ad amici e parenti. Scrupoloso nel programmare i propri spostamenti Paolo riesce a far coincidere i propri viaggi con accurate previsioni meteo inerenti i luoghi dove trascorrere le vacanze.
Così sceglie, di volta in volta, una città anziché un’altra optando le scelte degli alberghi a Roma, a Milano oppure degli Hotel Firenze, Roma o Napoli. Paolo, oltre a ciò, per godersi in modo diretto le bellezze della natura, gradisce soggiornare anche negli agriturismo.
Poi, Paolo ama viaggiare all’estero e anche se non parla alcuna lingua straniera per farsi capire utilizzava l’immediato uso del dizionario inglese oppure il traduttore Google inglese – italiano. Altre conoscenze inerenti le città visitate li attinge con facilità navigando su Internet e cercando commenti su Wikipedia.
Tra i tanti interessi Paolo è appassionato dello sport e segue gli sviluppi nell’ambito del calciomercato interessandosi all’evoluzione della classifica di serie A, seguendo, come squadre preferite, la Roma, il Milan, la Juventus, l’Inter.
Ama le automobili e lo sport automobilistico, guida la sua Fiat d’epoca, si aggiorna leggendo Quattroruote, ma, in modo particolare, si lascia sedurre dalla Ferrari e dal Gran Premio di Formula 1 ammirando i piloti del motociclismo come Valentino Rossi.
Nell’ambito delle relazioni umane Paolo è una persona molto socievole e con le amiche fa il galante dedicando loro frasi d’amore soprattutto il giorno di San Valentino; con i suoi amici, poi, si intrattiene gradevolmente raccontando barzellette, lasciandosi fare l’oroscopo e giocare a carte, nonché andando al cinema a vedere i film in prima visione. Inoltre gli piacciono molti giochi: Sisal, Lotto, Superenalotto lo appassionano particolarmente e ne segue i risultati consultando le Estrazioni del Lotto.
Paolo risiede in una bella città ed è proprietario di numerosi appartamenti a Roma dove ama stare, in particolare, nella propria dimora nella quale tiene tulle le sue cose a cui tiene di più. Qui vive sereno e trascorre molto tempo dedicandosi agli hobby preferiti: ascolta ogni tipo di musica da quella di Sanremo alla musica di Vasco Rossi; gli piace ascoltare la Radio e vedere la TV seguendo i programmi RAI nonché i programmi Mediaset, trasmessi in digitale terrestre, interessandosi alle trasmissioni più varie che possono andare dai Simpson al Grande Fratello, dal Telegiornale a Report. Qui, Paolo, trascorre parecchio tempo dinnanzi al computer per leggere le e-mail che riceve giornalmente nei contatti che mantiene con gli amici di Facebook ed anche per scaricare la musica da Youtube. Poi Google, Virgilio, Yahoo, Libero, Bing sono i motori di ricerca per mezzo dei quali ottiene notizie atte ad ampliare ampliare le proprie conoscenze.
Per Paolo la comunicazione non passa solo attraverso il computer ma anche attraverso i suoi telefonini cellulari dei quali ne possiede di varie marche, come Nokia, Samsung, ecc., tenendo attivi contratti con vari gestori quali TIM, WIND, Poste Italiane in relazione alle promozioni più convenienti. Utilizza, poi, il telefonino cellulare come agenda, navigatore, google maps, internet e come sveglia attraverso la suoneria ed i segnali acustici emessi dagli stessi telefonini. Per quest’ultimi Paolo si rammarica perché per essi non sono pubblicate le pagine bianche oppure le pagine gialle.
Paolo poi si tiene informato attraverso gli articoli di stampa seguendo le news diffuse dall’ANSA e riprese dai giornali. Quotidiani dei quali segue le notizie su più testate: il Corriere della Sera, il Messaggero, la Repubblica, la Stampa, il Giornale. Per gli eventi sportivi acquista la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport.
Sui settimanali come L’Espresso e Panorama approfondisce la lettura degli eventi inerenti le cronache dell’economia ( scandalo della Banca del Monte dei Paschi di Siena, i dati negativi dati dall’Agenzia delle Entrate, problemi di corruzione, ecc. ) nonché l’evolversi della situazione politica con le elezioni politiche, le elezioni regionali, il Movimento politico 5 stelle di Beppe Grillo, ecc.
Molte altre cose possono essere dette sulle passioni, la creatività e le curiosità esplorative di Paolo ma si preferisce lasciare all’inconscio il compito di cogliere i significati profondi …”
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